Giovedì 7 agosto - ore 18.00
Orto Botanico di Lucca
La dama degli Argonauti, di e con Lorenza Zambon
Uno spettacolo su Jeannette Villepreux (1794-1871), per matrimonio Lady Power, naturalista e viaggiatrice che condusse una straordinaria attività di ricerca nella Sicilia dei primi decenni dell’Ottocento, nel campo delle scienze naturali, della biologia marina, della acquariologia, della botanica, della zoologia.
Autodidatta, elaborò innovativi metodi di raccolta e di conservazione degli esemplari che andarono a comporre il suo “gabinetto” di storia naturale, considerato all’epoca “per scelta e rarità delle specie tra i più ricchi e i più singolari d’Europa”. Fu la prima donna accolta nella prestigiosa Accademia Gioenia di Catania e divenne membro corrispondente della Società Zoologica di Londra, della Cuveriana di Parigi, della Società di Scienze ed Arti di Marsiglia.
È l’inventrice dell’acquario, rivoluzionario strumento di ricerca che le consentì di dare un importantissimo contributo ai nascenti studi scientifici sugli animali marini; grazie ai suoi acquari, che le consentirono la prima ricerca diretta su animali vivi, risolse definitivamente annose dispute scientifiche riguardanti un misterioso essere frequente nello stretto di Messina: il polpo dell’Argonauta argo. Le sue scoperte le valsero il soprannome di Dama degli Argonauti e fecero di lei la “madre dell’acquariofilia”,
da molti riconosciuta come pioniera della biologia marina.
Nel corso dei ventiquattro anni della sua residenza a Messina, percorse ripetutamente tutta la Sicilia da sola, in innumerevoli e avventurosi viaggi di esplorazione a piedi che arricchirono enormemente le sue collezioni di storia naturale e di reperti archeologici e le permisero di raccogliere un’infinità di informazioni e osservazioni “dal vivo” sulla Sicilia del suo tempo. Da questa sua straordinaria
esperienza nascono i suoi libri “L’itinerario della Sicilia – riguardante tutti rami della storia naturale e parecchi di antichità che essa contiene” (Messina1839) e “Guida per la Sicilia” (Napoli 1842); entrambe le opere contengono ricchi e dettagliati cataloghi naturalistici ( fra i tanti il “Catalogo ornitologico sicolo” il primo studio scientifico mai pubblicato sul tema), ma , in più, mostrano caratteristiche decisamente innovative che li collocano ad un punto di svolta nell’evoluzione dal libro di viaggio settecentesco a quelle che possono essere considerate per la prima volta guide di viaggio in senso moderno.
Il suo lavoro scientifico sul campo si concluse quando, assieme al marito, si trasferì a Parigi dopo alterne vicende, fra cui il naufragio della nave che stava trasportando tutti i reperti raccolti nel suo prezioso gabinetto che così fu perso per sempre. Morì in Francia nel 1871.
Per assistere allo spettacolo è necessario munirsi del biglietto di ingresso all'Orto Botanico.